C’é posta per tutti! Cassetta postale extra large
Cosa fare di una vecchia cassetta postale condominiale anni 30? Come reciclarla e riportarla in vita?
E’ quello che spiegheremo oggi nella sezione neovintage.
Sicuramente ognuno di noi, almeno una volta nella vita, è rimasto ipnotizzato davanti ad una vecchia cassetta postale condominiale.
Affascinato dalla bellezza dell’oggetto. Interrogandosi sulle vite delle decine di nomi posti su ogni singolo sportello e desiderando di avere quell’oggetto per sé… pur abitando forse in un monolocale. Forse non è così, forse sì… Per me lo è stato.
Lo chiamerei trauma da cassetta postale condominiale e mi eviterei il dolore di indagare oltre. Beh, io sono riuscito a portar via da un palazzo di Roma l’intera cassetta postale!
Legalmente, è ovvio! (La direzione di Vedovintage declina ogni responsabilità da azioni illegali ispirate a quest’articolo… o altri)
L’idea era quella di riciclare e reinventare la vecchia cassetta postale trasformandola in un oggetto di arredamento.
Questa cassetta postale, ahimè, si è rivelata sempre troppo ingombrante per le mie pareti e per quanto bella, piena di cassetti e simpatici cognomi a me sconosciuti, all’atto pratico non me la sono mai sentita di appenderla ed utilizzarla come sofisticata porta-vattelapesca.
Sì! Sarebbe stata magnifica in guisa di porta CD (ma sempre troppo piccola per contenerli tutti).
Ho pensato di utilizzarla come un porta spezie, ma poi mi son detto: mica ho la cucina da “SCIOOOOGNO” (cit. Crozza) di Briatore per contenere un simile oggetto per le spezie e soprattutto, se avessi avuto tutto quelle spezie per riempire una così notevole quantità di spazio mi sarei sentito un pò Marco Polo, dedicandomi quindi al commercio delle sopracitate.
Gli anni son passati, le case son cambiate e la povera cassetta postale (restaurata ben due volte) è rimasta nell’innaturale posizione verticale, in un angolo, per anni.
Qualche sera fa, la svolta! Adagiato sul divano, distratto da piacevoli chiacchiere e con un buon calice di vino, nello stordimento della giornata lavorativa giunta a termine, il pensiero colmo di rammarico si poggia sulla povera cassetta postale formato extra… E l’illuminazione mi coglie in pieno tra i due occhi!
La mente elabora… lentamente… i pensieri si inseguono, con velocità geriatrica ed in fine il disegno si completa.
- Riportare la cassetta postale formato extra nella sua naturale posizione orizzontale;
- Smettere di pensare che sia una cassetta postale formato extra e che debba quindi essere appesa ad una parete;
- Costruire o far costruire una base in ferro con dei sostegni perpendicolari (come nel disegno) su cui poggiare la cassetta postale.
Avete ottenuto un mobiletto per tutti gli usi, un poggia tutto, uno svuota tasche formato squadra di calcio, un porta piantine di tutto rispetto, un quel che pare alla vostra fantasia!
Vi saluto immaginando che tutti possano avere un momento nella vita in cui, anche una cassetta postale, possa rappresentare qualcosa di importante.
Tranquilli! Tanto poi passa. E non sembra essere contagioso.
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